Situata in provincia di Belluno in Veneto, Cortina d’Ampezzo è soprannominata la “Regina delle Dolomiti”, rinomata località turistica invernale ed estiva che ha ospitato le Olimpiadi Invernali nel 1956. È teatro di eventi sportivi legati alla montagna ed agli sport invernali. Posizionata nella alta Valle di Boite al centro della conca d’Ampezzo, Cortina è circondata dalle AlpiAmpezzane. Di origine sedimentaria e costituite da rocce di dolomia e calcare, a circa 1224 metri di altezza. Va segnalata anche la ricchezza idrografica ampezzana ove i torrenti Boite e Fanes scorrono in alvei spaziosi e ricchi di vegetazione e che, sul loro percorso, formano splendide cascatelle.
Il Rio Travenanzes ed il Rio Felizon le cui acque scorrono in profondi orridi naturali scavati nella dolomia nel corso dei secoli. Tutte queste risorse idrogeologiche confluiscono nel Boite rendendolo il maggiore, per afflusso d’acqua e lunghezza, della zona. Scarsa invece è la presenza di laghetti alpini a causa della permeabilità della roccia stessa. A quote superiori i 2800 metri, è possibile trovare piccoli e modesti ghiacciai, a volte coperti da detriti.
Origine del nome:
Il nome Cortina d’Ampezzo ha natura ed origine incerta. Sicuramente di origine latina come diminutivo di Curtis (corte) ad indicare, in Alto Medioevo, case e terre facenti parte di un fondo. Ma anche ad indicare una piccola corte, uno spazio ristretto probabilmente delimitato, forse da un muretto, utilizzato per celebrarvi cerimonie religiose od addirittura come cimitero. Anche per l’etimologia della parola Ampezzo, nulla è sicuro. Si tratterebbe, secondo un’ipotesi sempre di derivazione latina, “presso l’abete” oppure a definire lo spazio, ampio.
Storia:
Storicamente, Cortina d’Ampezzo era parte della Repubblica di Venezia fino agli inizi del 1500 per poi passare sotto il controllo asburgico. Per essere riconquistata ed ammessa nuovamente all’Italia, bisogna attendere quattro secoli più avanti con la conclusione della Prima Guerra Mondiale.
Monumenti e luoghi d’interesse:
Il vanto della comunità ampezzana è la basilica minore dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli, costruita tra il 1769 ed il 1775 su due chiese preesistenti risalenti al XIII e XIV secolo. Da visitare per la ricchezza degli interni, rappresentata dalle statue, i dipinti, i marmi policromi e foglie d’oro, è la chiesa della Madonna della Difesa, alla quale sono attribuiti due avvenimenti miracolosi accaduti nel 572 e nel 1412 in difesa del popolo ampezzano, e sita in località Bigantina.
La chiesetta di Sant’Antonio da Padova a Chiave, edificata al termine del 1700 e ricostruita ai primi del 1800 a seguito di un incendio causato dall’esercito napoleonico.
La cappella della Beata Vergine di Lourdes a Grava di Sotto di costruzione risalente ai primi del secolo scorso. La chiesa di San Nicolò, San Biagio e Sant’Antonio Abate risalente al 1226, sita ad Ospitale, al confine settentrionale dei territori ampezzani. Nel 1500 fu spogliata degli antichi arredi ed al suo interno sono ora conservati incisioni, iscrizioni ed antichi affreschi di grande valore.
Troviamo ancora una cappella, quella Santissima Trinità risalente al 1704 e sita in località Maion. La chiesa di San Rocco, risalente ai primi anni del 1600, in puro stile tirolese e sita in località Zuel di Sopra.
San Francesco, chiesa sita nella piazzetta omonima in pieno centro storico, di data di costruzione sconosciuta ma, sicuramente, anteriore al 1300.
La chiesa di Santa Giuliana ad Alverà, risalente ai primi anni del 1700.
La Ciasa de Ra Regoles, sita in piazza Venezia, un tempo sede della scuola elementare di Cortina, ora ospita il museo d’arte moderna Mario Rimoldi e gli uffici della Comunanza Regoliera. Il Comun Vécio, ossia il municipio vecchio che, situato in piazza Roma, fu la sede del comune per tutto il periodo della dominazione asburgica, oggi è sede della biblioteca civica e della banda cittadina. L’Alexander Girardi Hall, sito in località Pontechiese, finito di erigere nel 2006 è una struttura nata per ospitare congressi, mostre ed eventi ma che è anche sede del museo paleontologico Rinaldo Zardini ed il museo Etnografico Regole d’Ampezzo.
Presso il Passo Volparola è possibile visitare il Forte Tre Sassi, una struttura militare di costruzione austro-ungarica eretto negli ultimi 20 anni del 1800, che ospita un museo dedicato alla Grande Guerra. Il castello di Bottestagno, fortilizio di età medievale ormai ridotto a rudere e sito in località Prà del Castel a nord di Cortina. Il Castello de Zanna, piccolo fortilizio del 1600 dalle candide mura, ma ormai diroccato. Il Sacrario Militare di Pocol, a quota 1535 in località Pocol in direzione Passo Folzarego ed edificato nel 1935.
Collegamenti:
È possibile raggiungere Cortina D’Ampezzo da Milano tramite treno fino alla stazione di Calalzo di Cadore o Dobbiaco per poi, obbligatoriamente, essere trasportati da un bus con una delle due autolinee che mettono in comunicazione Cortina con queste due stazioni, oppure completamente in autobus.
Per una migliore esperienza di viaggio è possibile raggiungere Cortina con il nostro servizio di noleggio con conducente Milano, o noleggio con conducente Cortina, comodamente ed in tempi ragionevoli, circa 4 ore e 45 minuti. Questa la tempistica se si viaggia tramite la nuova tratta A35 BreBeMi fino a Brescia per poi inserirsi sulla A4 Torino-Venezia fino all’uscita di Venezia Nord. Da qui si prosegue sulla A27 costeggiando Treviso e poi Belluno ove, poco dopo l’autostrada si innesta nella SS51 di Alemagna fino a destinazione. Un autista professionale di noleggio con conducente a vostro servizio di lunga esperienza in grado di farvi viaggiare come foste comodamente seduti sulla poltrona, o divano, preferiti di casa vostra.
Vi sono altri due possibili e più panoramici tragitti per raggiungere Cortina in auto con il nostro servizio di noleggio con conducente Cortina, e sono tramite A35, A4 per poi prendere la A31 dopo l’uscita Vicenza Est proseguire fino a Vicenza Nord per abbandonare la A31 e proseguire sulla SR53 fino a Belluno per innestarsi sulla SS51 ed arrivare così a Cortina. Altra opzione è uscire dalla A4 a Verona per innestarsi sulla A22 del Brennero, prendere l’uscita per Bressanone e proseguire sulla SS49 fino a Dobbiaco, innestarsi sulla SS51 ed arrivare a Cortina da nord. Questi ultimi due tragitti consigliati da utilizzarsi in primavera inoltrata, estate e primissimo autunno con una percorrenza di 5 ore e 19 minuti nel primo caso e poco più di 5 ore nel secondo.